domenica, marzo 23

LA “MISSIONE DEI POETI”

"E LE MESCHINITA’ DELL’UOMO"
Una delle più grandi tragedie cosmiche è l’Emigrazione. Essa capovolge ogni sentimento, ogni abitudine e moltiplica dolori e sofferenze all’infinito… sino al deterioramento umano tale da palesare sentimenti quali razzismo, odio e tante altre meschinità che “l’homo sapiens” osa pensare ed attuare. Per fortuna ci sono delle “eccezioni” che nobilitano “l’homo erectus” con dei sentimenti nobili, spesso efficaci, che contrapposti ai più meschini bilanciano l’equilibrio che ci ricordano Abele e Caino. Nel mistero del Creato c’è un altro mistero chiamato Poesia che spesso suggerisce all’Uomo sentimenti “divini” da tramandare ai Contemporanei e ai Posteri.
Città mia
 
Ci fosse un’altra vita dopo questa
io tornerei da te
a mescolare la mia terra con la tua
a impastare vita con la vita
a farti caldo il cuore.
Ti abbraccerei per implorarti e dirti:
madre, madre grassa di pianura,
lascia che il tuo porto sia ospitale
accoglili e piègati al dolore;
fraterna sia pietà, pietoso il dono,
sopporta come madre
le ferite.
Angelo Gaccione
 (2006)
.....*.....
 PAESE VOSTRO (1  
..............
Paese abbarbicato
In rocce di dolore.
Tetti disuguali
di palazzi e covi,
con finestre e luci...
stille di dolore.
 
Quella sera di stelle,
con in cielo la luna...
un presepe a me caro
me... poeta rampante,
fece il cuore che ignora,
fonte d’ogni parola...
nei rumori rombanti
dell’ inutile guerra.
 
Nel cuore sta
filo spinato
ch’avvolse madri
morte d’attesa.
Ora ai cipressi
resta preghiera.
Tra silenti filari
è l’alveare di morti...
una croce soltanto (2
chiude l’anima mia.
Al sole brilla un fiore
plasticamente solo...
per essere perenne
e.............................
là ricordare chi
donaron me, la vita.
          Calogero Di Giuseppe
1)      Mussomeli: ormai sostituita da Pioltello
2)      La croce della tomba dei genitori
28 Aprile 2009

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