Il Premio Nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo, per un periodo di tempo ha vissuto nella Stazione ferroviaria di Acquaviva-Casteltermini, a quei tempi importantissima anche per Mussomeli, dove io sono nato, ed altri comuni limitrofi. La Poesia, CHE VUOI PASTORE D'ARIA? è la testimonianza che il Poeta ha seguito suo padre dipendente delle ferrovie dello Stato!
CHE VUOI, PASTORE D'ARIA?
Salvatore Quasimodo
Ed è ancora il richiamo dell'antico
corno dei pastori, aspro sui fossati
bianche di scorze di serpenti. Forse
dà fiato dai pianori d'Acquaviva,
dove il Plàtani rotola conchiglie
sotto l'acqua fra i piedi dei fanciulli
di pelle uliva. O da che terra il soffio
di vento prigioniero, rompe e fa eco
nella luce che già crolla; che vuoi,
pastore d'aria? Forse chiami i morti.
Tu con me non odi, confusa al mare
dal riverbero, attenta al grido basso
dei pescatori che alzano le reti.
Salvatore Quasimodo
Ricordiamo ai poeti che Quasimodo fu ed è uno dei protagonisti dell'ermetismo. I relativi versi sono composti "dall'essenziale " e bene descrivono, l'aridità del luogo: valle del fiume Platani, inclemente d'estate per il clima soffocante. Credo che la poesia sia concepita in primavera, quando i serpenti lasciano la proprie pelli: Scorze dice il poeta.
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