IL MISTERO DELLA POESIA

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PUBLIO VIRGILIO MARONE

PUBLIO VIRGILIO MARONE
Protagonista della Divina Commedia.

DANTE

DANTE
Il più grande poeta politico che seppe collocare i protagonisti di allora, ognuno al suo posto, all'iferno della "DIVINA COMMEDIA

ETICA E MORALE

GLI ITALIANI TUTTI LADRI? DOVE VA L'ITALIA?
Clicca sul link per leggere ATTACCO FRONTALE.
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GIOVANNI VERGA

GIOVANNI VERGA
Un gigante della letteratura: Verismo

GIOVANNI VERGA

…..*…..

.

GIOVANNI VERGA

GIGANTE DELLA LETTERATURA ITALIANA.

Vérga, Giovanni. - Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. Raggiunse la notorietà con alcuni romanzi, Eva e Tigre reale (1873) e novelle (Nedda, 1874), nei quali espresse la sua predilezione per temi legati a diversi ambienti sociali e per il gusto per una scrittura asciutta e comunicativa. Tra il 1878 e il 1881 elaborò un progetto innovatore rispetto alle esperienze precedenti, quello di trasferire nei romanzi l'attenta osservazione del mondo circostante, ponendo l'accento sui desideri degli uomini e sul loro modo di parlare. Ne I Malavoglia (1881) V. perfezionò una tecnica narrativa caratterizzata dall'uso del discorso indiretto libero, che permette di inserire nel racconto le voci e i punti di vista dei personaggi, le loro parole semplici e la loro grammatica elementare. In Mastro don Gesualdo (1889) rispetto allo stile corale de I Malavoglia, V. raffigurò con distacco luoghi e paesaggi lividi e desolati, specchio della miseria umana che i personaggi del romanzo rappresentano. Per continuare a leggere clicca su http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-verga/

SALVATORE QUASIMODO

SALVATORE QUASIMODO
Premio Nobel 1959

Accenni Storici del siculo Poeta

Quasìmodo ⟨-ʃ-⟩ (propriam. Quasimòdo), Salvatore. - Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica dell'espressione, per l'altezza del tono, più affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera quella sua intensa sensualità in trepide visioni. Da Enciclopedia Treccani on line. 8- 6- 2016.

http://www.treccani.it/enciclopedia/salvatore-quasimodo/

Alcune Poesie

GIA' LA PIOGGIA È CON NOI

Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.

Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.

.

Fresche di fiumi in sonno
Ti trovo nei felici approdi,
della notte consorte,
ora dissepolta
quasi tepore d’una nuova gioia,
grazia amara del viver senza foce.

Vergini strade oscillano
fresche di fiumi in sonno:

E ancora sono il prodigo che ascolta
dal silenzio il suo nome
quando chiamano i morti.

Ed è morte
uno spazio nel cuore.

IMITAZIONE DELLA GIOIA

Dove gli alberi ancora
abbandonata più fanno la sera,
come indolente
è svanito l’ultimo tuo passo
che appare appena il fiore
sui tigli e insiste alla sua sorte.

.

Una ragione cerchi agli affetti,
provi il silenzio nella tua vita.

Altra ventura a me rivela
il tempo specchiato. Addolora
come la morte, bellezza ormai
in altri volti fulminea.
Perduto ho ogni cosa innocente,
anche in questa voce, superstite
a imitare la gioia.

PIOGGIA E DI FERRO


Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
come amore, vita. Parole
delle nostre provvisorie immagini.
E il vento s'è levato leggero ogni mattina
e il tempo colore di pioggia e di ferro
è passato sulle pietre,
sul nostro chiuso ronzio di maledetti.
Ancora la verità è lontana.
E dimmi, uomo spaccato sulla croce,
e tu dalle mani grosse di sangue,
come risponderò a quelli che domandano?
Ora, ora: prima che altro silenzio
entri negli occhi, prima che altro vento
salga e altra ruggine fiorisca.

QUASI UN MADRIGALE


Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.

.
Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.

IL MIO PAESE È L'ITALIA



Più i giorni s'allontanano dispersi
e più ritornano nel cuore dei poeti.
Là i campi di Polonia, la piana dì Kutno
con le colline di cadaveri che bruciano
in nuvole di nafta, là i reticolati
per la quarantena d'Israele,
il sangue tra i rifiuti, l'esantema torrido,
le catene di poveri già morti da gran tempo
e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,
là Buchenwald, la mite selva di faggi,
i suoi forni maledetti; là Stalingrado,
e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.
I poeti non dimenticano. Oh la folla dei vili,
dei vinti, dei perdonati dalla misericordia!
Tutto si travolge, ma i morti non si vendono.
Il mio paese è l'Italia, o nemico più straniero,
e io canto il suo popolo, e anche il pianto
coperto dal rumore del suo mare,
il limpido lutto delle madri, canto la sua vita.

ALLE FRONDE DEI SALICI


E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

SENZA MEMORIA DI MORTE

Primavera solleva alberi e fiumi;
la voce fonda non odo,
in te perduto, amata.
.
Senza memoria di morte,
nella carne congiunti,
il rombo d'ultimo giorno
ci desta adolescenti.
.
Nessuno ci ascolta;

il lieve respiro del sangue!

.

Fatta ramo
fiorisce sul tuo fianco
la mia mano.

.

Da piante Pietre acque,

nascono gli animali

al soffio dell’aria.

IL PREMIO NOBEL

IL PREMIO NOBEL
L'ERMETISMO

SALVATORE QUASIMODO

Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

Ora che sale il giorno
Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.

È così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,
per restare solo a ricordarti.

Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre batte il piede dei cavalli!

Salvatore Quasimodo (Premio Nobel) LEGGI SU http://www.treccani.it/enciclopedia/salvatore-quasimodo/

ITALIANI PER LE STRADE

ITALIANI PER LE STRADE
Speriamo che i ladri politici facciano la stessa fine

LA GIUSTIZIA INGIUSTA

RUBARE PER FAME È UN REATO?

Rubare per fame (costo 4 euro) è un reato se si ruba soltanto pe sfamarsi solo in quel momento e se si è in condizioni miseri e nella impossibilità di guadagnarsi da vivere. Per la Cassazione: non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per “far fronte” alla imprescindibile esigenza di alimentarsi! ! "Rubare per fame non è reato". Come non lo è per le tante lobi che siedono in parlamento, nei Partiti nei Governi che rubano ai poveri per dare ai ricchi! Come non lo è, e non lo è stato per i parlamentari inquisiti che fanno ancora i leader dei Partiti “Vincenti”.

Calogero Di Giuseppe

DONATELLA BISUTTI

ALBA

Di Donatella Bisutti.

Traduzione in siciliano

.

La luci da iurnata

iè ancora incerta, s'impiglia ni vitra.

'Na felicità accussi pulita, e versu sira

u limmitu di campi sarà 'nsannò. (1)

Cos'aiu fattu di na sita accussì chiara,

unni massittavu accussì tantu pi sciupalla,

munciuliata (2. cuamu iè ora,

(3 e tutta china di macchi

1) 'Nsannò: si e no. Si vedrà e non si vedrà.

2) Munciuliata: spiegazzata con piccole

e grandi pieghe ben segnate.

(3 tutte piene di macchie

14 Giugno 1997

Traduzione di Calogero Di Giuseppe

…………..*………...

CALOGERO DI GIUSEPPE

CALOGERO DI GIUSEPPE
Poeta-scrittore-Giornalista

POESIE DAL PAESE NATIO

IL POETA MENDICANTE
Calogero Di Giuseppe

C’era…
Nell’angolo di strada
in via dell’Amore
un mendicante buono…
e con il cuore teso…
perché chiedeva amore.

Sul palmo della mano
dei versi tormentosi
offrendoli pensoso…
al triste passeggero…
del mondo senza amore.

Fate la carità
piangendo Lui chiedeva
al povero Poeta…
i versi suoi leggete
voi… che in fretta andate
e capirete bene
il male che vi fate.

Piovvero sul cappello,
Posato giù per terra,
vili monete ancora…
ancora ancora ancora!
Pianse il Poeta, piange
Ma non rinuncia al verso
Con sillabe d’amore.
Germano Mussomeli
26 08 2015.
*

A MARIA
SORCE COCUZZA

Calogero Di Giuseppe
Nel tuo calvario umano
la Tua croce assegnata
è stata immune
d’ogni tentazione
e leggera, senza male.

Il tuo sorriso fu
Il sole quotidiano
Per noi, amici tuoi.

Le arti son l’aureola
Che porti in paradiso
Tra gli altri angeli…
e nel terreno ricordo
sarai immortale!
Burroano, Mussomeli 31 Agosto
2015
*
LA GOBBA
Calogero
Di Giuseppe
Quel ciao che mi circonda
d’amicizia lieta e sorridente
felice mi sorprende
mi rende uomo vero
carico d’amore altrui
chiuso nella gobba
carica di dolore
e strani versi…
pien di poesia:
vita altrui e mia.
Mussomeli 10 Settembre 2015
*
COME SICURA VELA

Calogero Di Giuseppe
Un lungo fiume
pien d’acqua scura
lontan trascina
Me
col cuore puro-impuro
gallegiando
come piuma
inaffondabile
come sicura vela
chiamata Poesia.
Mussomeli 10 Settembre 2015
*
AFFLISSIONE
Calogero Di Giuseppe

Ho cercato di lenire
l’altrui dolore… mentre
il mio, dentro, mi rode…
ancora l’anima bella…
Perché?
Eppur negli occhi ho letto
e nelle labbra altrui
il bene fatto… che farò!
Ama… il prossimo tuo
più di te stesso… ama…
ma io non mi amo… no:
c’è sempre chi mi ferisce.
Forse non so più capire
chi mi ama e mi stupisce.
Perché
Tu Poesia… amata…
vita de della mia vita
accompagnami di là
dove male più non c’è!
… sai… sai… perché
Mussomeli 15 Sette 2015


https://www.youtube.com/watch?v=hP5z4PTJ4Hg



CAMPANE A LUTTO

LE MORTI DEL POETA

Ogni giorno il Poeta
Cessa quando muore la luna
Quando ci lascia il sole…
E risorge con le parole
Del vulcanico cuore.

Lava tremenda esce
Che travolge il politico cretino…
Boia che affama ogni cittadino.

E Tu che chiudi gli occhi e tanto taci
Urla con me… difendi gl’innocenti:
Abbi pietà di loro… che aspetti?
Calogero Di Giuseppe
20 Marzo 2015
…..*…..

A L L E L U I A…

Nasce un Poeta!
L’Infinito finisce
quando un poeta muore…
e ricomincia quando
un poeta nasce e cresce.

Se il lettore capisce…

e sente nel suo cuore
troppa gioia o dolore.
Se come pietra resta
a nulla vale al mondo…
stare! Far nulla in sosta!

Calogero Di Giuseppe
23 Marzo 2015

CAMPANE A LUTTO

(E’ nato un Poeta?)

È bello vivere e volare
con le ali della fantasia
dal poetico alito spinti
e come il nibbio scrutare
la valle… ogni piccola cosa…
per proteggere il nuovo nido.
.
Da questo sasso… estremo
ove l’alba mi circonda…
l’anima… malata… mia,
rosa di tanta poesia,
già mi suggerisce il verso:
-sta… attento… mi fai male
-mi contagi di follia!
.
Così muoio e vivo senza un nido
e senza amore… con mille spine…
con strazio mi violentano il cuore.
Calogero Di Giuseppe
26 Marzo 2015

DIVERSAMENTE ABILE

-Dottore cos’ha mio figlio?
-E’ grave signora… grave!
-Ha qualche tumore? Morirà?
-No signora… peggio ancora!
-E allora perché è grave?
-Ha una malformazione!
-Dove? Dove? Dove?
-Al cuore signora… al cuore!
-Ma… allora morirà presto!
-No signora… purtroppo vivra:
È… un poeta… per sfortuna.

Calogero Di Giuseppe
26 Marzo 2015

LAGRANDE POESIA

La grande poesia dialettale
Il Movimento Letterario Lombardo e Arpa Eolica Vi invitano all’Incontro di Poesia dialettale dedicato a
GIOVANNI MELI (L’ABBATI).
…..*…..
Francesco Zaffuto presenterà Giovanni Meli con la lettura di tre poesie che, anche se scritte tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, ben si adattano al nostro vivere di oggi: l’Allianza di
li Cani – li Crasti – la Paci. Sarà fatto omaggio agli
intervenuti dei testi in siciliano in lettura con la traduzione italiana a fronte curata da Francesco Zaffuto per la redazione del blog Arpa Eolica. Ogni poeta intervenuto potrà leggere una o due delle sue poesie in qualsiasi lingua, anche quella dialettale di TUTTE LE REGIONI ITALIANE.
Moderatore Calogero Di Giuseppe, coordinatore Angelo
Gaccione. L’incontro avverrà Venerdì 20 Marzo 2015 ore 17,00 Via Scrivia n. 5 Milano (incrocio Corso Lodi - MM3 Brenta) Presso lo studio del Maestro (Pittore Scultore)
SALVATORE SANNA Il servizio fotografico è di Giuseppe Denti Cordiali saluti.

I GRANDI AUTORI

I GRANDI AUTORI
TRILUSSA

ADDIO MARESCIALLO

ADDIO MARESCIALLO

ADDIO A GIUSEPPE PETRETTO

Biella piange il suo ex comandante dei carabinieri GIUSEPPE PETRETTO. Nato a Giave (Sassari), nel 1926- Biella 2015.
Ora riposa nel cimitero di Chiavazza accanto alla moglie… deceduta un anno fa. Per l’intero articolo clicca sotto.
http://www.laprovinciadibiella.it/web/biella-piange-giuseppe-petretto-ex-comandante-dei-carabinieri-12135

LA GRANDE SATIRA

L A C A L U N NI A

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
Da una brutta catapecchia
che se specchia drento ar fiume
ogni notte c'è una Vecchia
ch'esce fòra con un lume:
è una Strega co' 'na mucchia
de sbrugnòccoli sur naso,
e tre denti nati a caso
che j'ariveno a la scucchia.

D'anniscosto de la gente,
piano piano se stracina
su lo sbocco puzzolente
d'una chiavica vicina,
pija un sasso e poi ce scrive
co' la punta d'un cortello
l'improperie più cattive
contro questo e contro quello...

E la Vecchia dispettosa,
soddisfatta de la cosa,
detto fatto butta er sasso
drento l'acqua mollacciosa:
l'improperia cala a fonno,
ma a fior d'acqua, piano piano,
sparge in giro un cerchio tonno
che s'allarga e va lontano...

Va lontano: e, mentre pare
che se sperde e che finisce,
zitto zitto ariva ar mare.
Chi direbbe che 'sta Vecchia
fa 'sta brutta professione
pe' servì tante persone
che je soffieno a l'orecchia?
Quanta gente, che c'è amica,
je darà l'ordinazzione!

MICHELE PLACIDO

MICHELE PLACIDO
Protagonista del film RAI TRILUSSA

SITI AMICI

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OMERO

OMERO CANTA "POESIA"
IL MITO DEI POETI

FRANCESCO PETRARCA

FRANCESCO PETRARCA
I Poeti "immortali" 1304-1374

GIACOMO LEOPARDI

GIACOMO LEOPARDI
Recanati 1798-Napoli 1837 (il Poeta più amato nel mondo letterario)

DIFENDIAMO IL PAPA

PAPA FRANCESCO IN PERICOLO?

Anche se non credi in Dio credi in questo uomo Papa.

…*…

BUON ANNO A TUTTI I CITTADINI DEL MONDO

E soprattutto a coloro che gestiscono, bene o male, le sorti delle varie Nazioni sempre in lite con scuse insostenibili. Ascoltiamo la voce del Papa che fa di tutto per scongiurare guerre inutili e disastrose. Anche in Vaticano Papa Francesco ha dei problemi irrisolvibili: Molti dei suoi collaboratori non lo seguono come dovrebbero: Anzi fanno di tutto per metterlo in difficoltà. Ricordiamoci che Papa Francesco che ci ha avvisati della TERZA GUERRA MONDIALE A PEZZI. "NOTIZIA " che né i nostri politici né altri al mondo hanno fatto. Difendiamo l'unico vero Uomo che è dalla parte dei "deboli" cioè delle persone oneste. Pioltello 26 12 2017. Calogero Di Giuseppe

Maya violata

dal cosmico viaggio

nella luce roteata

da oceani in tempesta

le spade

divelti i rami

cobalto le foglie

segati i monti

tolte le viscere

i liquidi

fumano agonia

bella donna ansimante

dai nostri versi

come un fiore

rinascerai

Pino Canta, nato a Caltanissetta nel 1952.

Poeta lineare,dialettale, sperimentale e visibo.

Risiede a Milano dal 1977 dove si e' laureato in Architettura

presso il Politecnico.

Da parte del realismo terminale come poeta e artista.

Sino ai morbidi

da leggeri venti mosse

trasparenti fialette d' acqua pura

nella voce di un tenore traslandosi

come robotiche rondini propagandosi

nel cartaceo cielo roteando

sino ai velati interrogativi

dei mari lunari

illuminano

…*…

Pino Canta

ROSARIO VILLARI

ROSARIO VILLARI
UN GRANDE "MAESTRO"

ROSARIO VILLARI

È MORTO ROSARIO VILLARI

18 OTTOBRE 2017 ALLEORE 14 e 55

Nato a Bagnara Calabra il 12 luglio del 1925, Villari ha iniziato gli studi universitari a Firenze e li ha conclusi a Messina, dove è stato allievo di Galvano Della Volpe. Storico del Mezzogiorno, ha svolto la sua attività di ricerca e studio in particolare rilanciando i temi meridionalistici a partire dalla sua prima attività pubblicistica. Continua a leggere sull’enciclopedia Treccani. http://www.treccani.it/enciclopedia/rosario-villari/

MORALE ETICA E ONORE

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UN'ANIMA SOLA

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Anch'io ti ho lasciato solo: Perdonami Calogero...

UN GRANDE POETA

UN GRANDE POETA
Solo, triste. incompreso. LO RICORDIAMO NEL CENTENARIO DALLA NASCITA

DAVIDE MARIA TUROLDO

TUROLDO, David Maria. - Poeta, nato a Coderno del Friuli il 16 novembre 1916. Sacerdote nella congregazione dei Servi di Maria (1940), pubblicò le sue prime poesie durante la Resistenza nella rivista clandestina L'uomo. Sin dalla sua prima raccolta, Io non ho mani (1948), non ancora scevra di forti reminiscenze letterarie, si fa strada la sua più segreta e autentica vena di poeta che intende usare la parola lirica come momento privilegiato di comunicazione e di dialogo con gli altri uomini: parola nel senso più alto, liturgico del termine. Ammonizione biblica e tragedie storiche dell'uomo moderno, profezia e realtà, tendono a riconciliarsi nell'unità del linguaggio poetico. Questi caratteri della poesia turoldiana si affermano e si estendono, superando iniziali motivi legati a un'individuale condizione dello spirito, a partire soprattutto da Udii una voce (1952, con pref. di G. Ungaretti). Una fase ulteriore è costituita da Gli occhi miei lo vedranno(1955) a cui segue Se tu non riappari (1963, con un'intr. di A. Romanò). Nel 1971 vede la luce, con una pref. di L. Santucci, il volume Poesie, dove si ritrovano anche sette "poemetti" e la lunga lirica Per il ritorno del Signore. Dopo Il sesto angelo. Poesie scelte - prima e dopo il 1968, volume apparso nel 1976 con un'introduzione di A. Romanò, T. ha pubblicato, sempre nello stesso anno, la raccolta poetica Fine dell'uomo? e nel 1978 Alla porta del bene e del male, raccolta di lettere e brani di un dialogo tenuto con i lettori della Domenica del Corriere. Della vasta attività letteraria turoldiana, che si esplica in varie forme, dalla poesia e dal teatro al saggio, alla meditazione religiosa, alla traduzione di testi biblici, ad articoli e scritti vari, ricordiamo inoltre: il dramma La passione di San Lorenzo (1961) e il volume di saggi Nell'anno del Signore (1973). Bibl.: A. Romanò, in Il popolo, 20 maggio 1948; C. Bo, in La fiera letteraria, 22 apr. 1951; M. Apollonio, in Antologia della poesia religiosa italiana contemporanea, a cura di V. Volpini, Firenze 1952; C. Betocchi, in Giornale del mattino, 29 luglio 1955; G. Cantamessa, in L'Italia, 7 e 14 genn. 1958; A. Bozzoli, Poesia e teatro di D. M. Turoldo, in Convivium, n. 1, 1965; A. Frattini, in Poesia nuova in Italia tra ermetismo e neoavanguardia, Roma 1966; C. Crifò, Dramma della parola nella poesia di David Turoldo, in Labor, luglio-dic. 1967; B. Cuminetti, Per una lettura del teatro di D. M. Turoldo: drammaturgia come Apocalisse, in Vita e pensiero, fasc. IX, 1969; C. Bo, in Corriere della sera, 7 apr. 1971; R. Lollo, La poesia di David M. Turoldo, Vicenza 1971; L. Scorrano, in Critica letteraria, a. III (1975), fasc. IV. di Giuseppe Antonio Camerino http://www.treccani.it/enciclopedia/david-maria-turoldo_(Enciclopedia-Italiana)/

DAVIDE MARIA TUROLDO


ALL’ULTIMA SERA

E quando gli altri neppure sapranno
più che tu esisti
allora io sarò ad aspettarti.
Quando nessuno
più ti porterà un fiore
che non sia di pietà,
e gioia nessuna
altri penserà di raccogliere
dalle tue mani vuote,
allora siederemo a tavola insieme
e divideremo quel nulla
che ci sarà d'avanzo.

DavideMaiaTuroldo

CALOGERO DI GIUSEPPE

CALOGERO DI GIUSEPPE
Foto del Poeta a casa sua: con lo sfondo di un suo "affresco"

POETI, ANGELI TRA DEMONI?

Si!... è bello raccogliere

Degli umili Poeti

Tristezza… e dolore…

Già dispersi e fragili

Versi nel cieco mondo.

.

Ognuno sta nel cuore

Degli indifferenti

Gravi come macigni!

.

Se… un’anima pura…

Raccoglie il verso suo

Come fior profumato

Sul puro ansante cuore

Ogni autunno perde

L’inutile tristezza…

E le cadute foglie

Ancora torneranno

Sui rami nudi e soli

Ed è già primavera.

.

Non piangere poeta

Ti basta un verso solo

Della tua fantasia

E l’anima sarà

Degli altri poesia.

.

Dei vivi godi il plauso:

i morti mani non hanno…

L’avevan per rubare

L’altrui felicità.

Calogero Di Giuseppe

3 novembre 2016

LE CAMERE DEGLI IMPUTATI

LE CAMERE DEGLI IMPUTATI
QUI SI OFFENDE IL POPOLO

ANCHE ALLA CAMERA

ANCHE ALLA CAMERA
SI SFRUTTA IL POPOLO

CI SCUSIAMO CON I POCHI ONESTI

LE CAMERE DEGLI IMPUTATI

Senato e Parlamento

.

Quelle canaglie, ciarlatani morti

Che blaterano bugie credenti

Dal fesso popolo italian dolente

Rimbecillito da quel parlamento

Dove le truffe fatte son per Legge.

Che fare? Dire…morire o campare?

.

Stalle di ciarlatani e gran buffoni

Son Camera e Senato

Perché vi si commette

Ogni turpe reato:

l’onestà… là… subisce,

e piange sconsolata.

.

Vigliacchi vili e disonesti siete

Ché al misero rubate.

All’inferno vi mette il Grande Vate

Perché fra poco cenere sarete.

.

Il mio grido… brucia ogni… cosa

vostra… corpi senz’anima… brutali

gran ferocissime bestie… letali.

.

Calogero Di Giuseppe 10 giugno 2016

POESIA MISTERO DEI MISTERI

PIU’ NON CI SONO PRIMAVERE NEL MIO CUORE

Ogni fiore, ogni bocciolo si risveglia dal lungo sonno invernale… dall’umida terra un vigoroso amore universale si espande in cielo e nel mare. Ogni pianta e ogni creatura vivente gode del già TERRESTRE PARADISO. Che peccato esserci l’Uomo nel Creato… che peccato… Oggi per me non è Primavera, né lo è stata quando Caino uccise Abele. Non lo sarà domani quando mancherà il pane quotidiano ai miei fratelli sparsi nel mondo. Dio che sei nei cieli, non vedi quando sangue scorre? Nel mare Nostrum e in quello altrui? Io son già morto… nel mare dei versi sciolti in ogni dove… senza nulla poter fare. Fratelli poeti oggi non è Primavera… “in principio lo era” aiutatemi:

ASCOLTANDO Aneladdam.

Calogero Di Giuseppe

.....*.....

Cara... mentre ti ascolto...

brividi mi assalgono come api impazzite...

un sudore di peccato mi lacera il cuore,

e il nulla umano mi copre di vergogna

perché son Nessuno... mentre vivo

come un morto ancora vivo.

Sei un mistero... come te la Poesia.

16 11 2015

2

IL POETA MENDICANTE

Calogero Di Giuseppe

C’era…

Nell’angolo di strada

in via dell’Amore

un mendicante buono…

e con il cuore teso…

perché chiedeva amore.

Sul palmo della mano

dei versi tormentosi

offrendoli pensoso…

al triste passeggero…

del mondo senza amore.

Fate la carità,

piangendo Lui chiedeva,

al povero Poeta…

i versi suoi leggete

voi… che in fretta andate

e capirete bene

il male che vi fate.

Piovvero sul cappello,

Posato giù per terra,

vili monete ancora…

ancora ancora ancora!

Pianse il Poeta, piange

Ma non rinuncia al verso

Con sillabe d’amore.

Germano Mussomeli 26 08 2015.

3

A MARIA SORCE COCUZZA

Calogero Di Giuseppe

Nel tuo calvario umano

la Tua croce assegnata

è stata immune

d’ogni tentazione

e leggera, senza male.

Il tuo sorriso fu

Il sole quotidiano

Per noi, amici tuoi.

Le arti son l’aureola

Che porti in paradiso

Tra gli altri angeli…

e nel terreno ricordo

sarai immortale!

Burroano, Mussomeli 31 Agosto 2015

4

LA GOBBA

Calogero Di Giuseppe

Quel ciao che mi circonda

d’amicizia lieta e sorridente

felice mi sorprende

mi rende uomo vero

carico d’amore altrui

chiuso nella gobba

carica di dolore

e strani versi…

pien di poesia:

vita altrui e mia.

Mussomeli 10 Settembre 2015

5

COME SICURA VELA

Calogero Di Giuseppe

Un lungo fiume

pien d’acqua scura

lontan trascina

Me

col cuore puro-impuro

gallegiando

come piuma

inaffondabile

come sicura vela

chiamata Poesia.

Mussomeli 10 Settembre 2015

6

AFFLISSIONE

Calogero Di Giuseppe

Ho cercato di lenire

l’altrui dolore… mentre

il mio, dentro, mi rode…

ancora l’anima bella…

Perché?

Eppur negli occhi ho letto

e nelle labbra altrui

il bene fatto… che farò!

Ama… il prossimo tuo

più di te stesso… ama…

ma io non mi amo… no:

c’è sempre chi mi ferisce.

Forse non so più capire

chi mi ama e mi stupisce.

Perché

Tu Poesia… amata…

vita de della mia vita

accompagnami di là

dove male più non c’è!

… sai… sai… perché

Mussomeli 15 Settembre 2015

7

LETTORE, 2° LETTORE, PUBBLICO

L’Eden fu distrutto

-Fu l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

-Nel mare si muore UCCISI

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

-In cielo si muore UCCISI

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Sulla terra si muore UCCISI

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Qui non c’è pane si muore di fame

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Là non c’è pane si muore di fame

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Qui c’è un bambino solo triste, senza genitori

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Là c’è un bambino morto ammazzato

-Per l’homo sapiens. Ecco i miei versi…

Calogero Di Giuseppe Aprile 2015

8


LA SETTIMANA SANTA

Santo il Lunedì che mi sorrise

Santo il Martedì che mi svegliò

Santo l’indomani che mi disse:

Dormi e tranquillo… stai!

Santo il giovedì ché non dormii

Perché troppo al Venerdì pensai…

Fu quando misero Gesù in croce…

Dì che dal pianto non ho più voce.

Sabato soffrii per il gran tormento!

Domenica, risorto il Redentore,

Vola la colomba della Pace:

Ogni cosa al mondo canta e dice

Oggi è Pasqua… nostra redentrice!

Calogero Di Giuseppe 30 Marzo 2015

……………………………………

I POETI DELL’ARIETE: INCONTRO DEL 18 FEBBRAIO 2015

Tema: “FEBBRAIO: FEBBRE DELLA TERRA”

9

LADRO DI GIORNI

Calogero Di Giuseppe

Ho rubato 3 giorni a Febbraio

Uno per la Poesia… d’altri e mia,

per le orme che lascio

altrove in ogni luogo.

Tutto l’anno… per sempre.

Amo gli altri… che dietro…

Disegnano il cammino

Dell’homo sapiens.

Pur rubando a Febbraio

Non faccio nessun guaio!...

Febbraio 15 02 2015

……………………………………

10

LUNA PIENA

Testo per canzonetta

Guardo la luna piena stasera

Come lupo ululo al vento

Un desiderio immenso di te.

Guardo la luna ancora sincera

E piango… piango … piango sempre per Te.

Ti voglio… ti cerco… ti voglio sempre.

Vieni vieni… vieni … vieni ancora con me.

Guardo la luna rossa stasera…

Vieni… vieni… vieni… abbracciati a me…

Voglio rifare l’amore con Te.

E’ ancora piena la luna stasera

Somiglia al ventre tuo com’è

Prepara la culla… mia cometa e stella

Fra poco nascerà la Rosa più bella.

S’avvererà… s’avvererà… il sogno più bello

Insieme canteremo ninna nanne al vento

Manderemo gioia nel firmamento.

Pioltello 7 Febbraio 2015

11

L’ANNO CHE VERRA’

.

È gelo nella notte triste e buia.

Piangendo l’Alba si presenta mesta.

Oggi se l’anno nasce io lo voglio

perché io sono un vate con orgoglio.

.

Già gocciola la brina nel presente

lenta… lenta si posa sulle ore

sui giorni… piano inesorabilmente.

Così vivo e muoio lentamente

col ritmo di prima qui presente.

.

Si dice che per l’anno che verrà…

la Morte… tutt’intorno mi sarà.

Ma io ne rido… so che vincerò

l’ironica mia rima la punzecchia…

mi basta una sillaba al posto giusto

e far del mio bel corpo… un bellimbusto.

.

Calogero Di Giuseppe 21 Gennaio 2015

12

PER STEFANO

(Rime sparse dal cuore)

La man che Dio t’ha dato

è quella che il Mondo ha creato.

Ormai che in Cielo stai

Prega per noi mortali…

tutte le sante ore…

con i Santi e con amore.

Già Angelo Tu sei per noi mortali,

serafica voce per tutti noi.

Gesù… Gesù… lo vuole

Ché in Croce ancor si duole.

1) per padre Stefano Mascia

Calogero Di Giuseppe Pioltello (MI) 29Gennaio 2015

www.ilmisterodellapoesia.blogspot.com

13

MAMMA MIA DOVE SEI?

Ascoltando Tristezza (1

un brivido acuto

mi stringe il cuore…

Dio che hai fatto della mia Mamma...-

dove hai deposto la sua anima?-

io so cos'è il suo corpo...-

io so dov'è il suo corpo...

un giorno ci metteranno il mio!

Calogero Di Giuseppe.

3 Aprile

2015

1) TRISTEZZA, marcia funebre del M° Ceresa

14

LE MORTI DEL POETA

Ogni giorno il Poeta

Cessa quando muore la luna

Quando ci lascia il sole…

E risorge con le parole

Del vulcanico cuore.

Lava tremenda esce

Che travolge il politico cretino…

Boia che affama ogni cittadino.

E Tu che chiudi gli occhi e tanto taci

Urla con me… difendi gl’innocenti:

Abbi pietà di loro… che aspetti?

Calogero Di Giuseppe

20 Marzo 2015

…..*…..

15

A L L E L U I A…

Nasce un Poeta!

L’Infinito finisce

quando un poeta muore…

e ricomincia quando

un poeta nasce e cresce.

Se il lettore capisce…

e sente nel suo cuore

troppa gioia o dolore.

Se come pietra resta

a nulla vale al mondo…

stare! Far nulla in sosta!

Calogero Di Giuseppe

23 Marzo 2015

16

CAMPANE A LUTTO

(E’ nato un Poeta?)

È bello vivere e volare

con le ali della fantasia

dal poetico alito spinti

e come il nibbio scrutare

la valle… ogni piccola cosa…

per proteggere il nuovo nido.

.

Da questo sasso… estremo

ove l’alba mi circonda…

l’anima… malata… mia,

rosa di tanta poesia,

-già mi suggerisce il verso:

-sta… attento… mi fai male

-mi contagi di follia!

.

Così muoio e vivo senza un nido

e senza amore… con mille spine…

con strazio mi violentano il cuore.

Calogero Di Giuseppe 26 Marzo 2015

17

DIVERSAMENTE ABILE

-Dottore cos’ha mio figlio?

-E’ grave signora… grave!

-Ha qualche tumore? Morirà?

-No signora… peggio ancora!

-E allora perché è grave?


-Ha una malformazione!

-Dove? Dove? Dove?

-Al cuore signora… al cuore!

-Ma… allora morirà presto!

-No signora… purtroppo vivrà:

È… un poeta… per sfortuna.

Calogero Di Giuseppe

26 Marzo 2015


……………………………………….

I BUCHI NERI NELL'ANIME

B U C O N E R O

Stasera il calare crepuscolare

imbruna di pesante l’atmosfera

e toglie il sonno a fiori e uccelli

e due bambini stretti al corpo

straziato dalla madre morta

soffrono l’infiammarsi

del dolore senza scadenza e confini

nell’orgia macellaia delle armi

.

Armi che continuano a saettare

lo spazio sino al lontano orizzonte

dove s’estinta l’attesa dell’alba

e non risorgere più il sole

la spiritualità universale è spenta

scomparsa anche la carovana degli

affamati e il divenire solo un eterno

buco nero

GIUSEPPE MARTUCCI da Artecultura n. XLIX 6 GIUGNO 2016.

Pur essendo un “mistero” la Poesia, quando è veramente tale, deve obbligatoriamente avere un significativo messaggio. Altrimenti diventa inutile e insignificante. La Poesia si trova ovunque e in qualunque essere umano “anche se umile e ignorante”. Come tutte le Arti ha bisogno di “geniali espressioni dell’anima”. L’esperienza del Poeta Giuseppe Martucci, Presidente ed editore di ARTECULTURA, famosa per la serietà professionale, ci offre questa bellissima Poesia che ben descrive la scelleratezza della “politica mondiale” che ha mutato l’Universo in una miriade di buchi neri: in Cielo, in Terra, e in ogni Luogo. Comprese le anime di certi Politicanti,

Assassini Mondiali che fomentano guerre senza pietà ovunque. Calogero Di Giuseppe 25-5 2016

LA CHIESETTA DI SAN PROTASIO

LA CHIESETTA DI SAN PROTASIO
La Gesa di lusert: la Chiesa delle lucertole.

INCONTRO PER VENERDI’ 27 MAGGIO

A TUTTE LE AMICHE E A TUTTI GLI AMIICI DELLA POESIA.

IL MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO E BELLE ARTI

Vi ricorda che venerdì 27 maggio 2016 alle ore 17,30 c’è il 2° incontro in via Lorenteggio 31, come da locandina allegata. È lieto di annunciarvi che il blog “LA DISCUSSIONE” (Poetica Onestà) www.tuttokalosghero.blogspot.com ha superato le 40mila visualizzazioni nonostante i difficili argomenti trattati, non sempre comprensibili a chi vive “distrattamente”. Forse il “successo” è dovuto ai tantissimi temi sviluppati e al quotidiano controllo delle esigenze degli Amici della Poesia, e della Satira. Anche il blog www.ilmisterodellapoesia.blogspot.com , per me il più importante, ha il relativo pubblico appassionato E assiduo… nonostante la mia “artigianale gestione.” Ha superato 8.800 visualizzazioni e numerosi apprezzamenti. Grazie, grazie, grazie… w. La Poesia. Ciao Calogero.

LA SATIRA A RIACE

LA SATIRA AL MUSEO

DI RIACE

GLI SBRONZI DI RIACE

LO SBRONZO DI POÈSIA

Poèsia: Città dove si univano i poeti prima di Adamo ed Eva

Clicca e leggi

http://tuttokalosghero.blogspot.it/p/blog-page_3238.html

IL BRONZO E LO SBRONZO

IL BRONZO E LO SBRONZO

IL MISTERO DELLA POESIA

Carissime amiche... carissimi amici della Poesia Buon pomeriggio... di seguito troverete la locandina del prossimo incontro nella nuova sede (6 Maggio).
E' un evento importante in un luogo famoso che merita la vostra presenza. Farete un favore a voi stessi e alla Letteratura perché la buona riuscita ci permetterà di continuare. Penso che non meriti la vostra assenza. Grazie e arrivederci.

Calogero Di Giuseppe

LA GESA DE LUSERT

LA GESA DE LUSERT
LA CHIESA DELLE LUCERTE

POESIA IN MOVIMNTO

A TUTTI GLI AMICI DELLA POESIA

Carissimi…

IL MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO

(E Belle Arti)

è lieto di invitarvi all’incontro di

venerdì 6 maggio 2016 - alle ore 17.30

presso l’Oratorio di San Protaso al Lorenteggio

conosciuto anche come “La Gesa di Lusert”

MEZZI PUBLICI: FILOVIA 90-91 BUS 50-61 TRAM 14

…..*…..

Gli artisti, come di consueto, potranno recitare, esibire le loro opere,

leggere le loro poesie in italiano o semplicemente ascoltare e commentare.

Sono ben accolte anche le letture in tutti i dialetti delle Regioni d’Italia!

Il 2° incontro sarà venerdì 27 maggio 2016, sempre alle ore 17.30

Per informazioni scrivere a movimntoletterariolombardo@libero.it

www.ilmisterodellapoesia.blogspot.com www.tuttokalosghero.blogspot.com

Il presidente

Calogero Di Giuseppe

MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO

…..*…..

CARCERE POESIA E POETI

CARCERE POESIA E POETI
HA AVUTO UN ENORME SUCCESSO NEL CARCERE DI OPERA L'IDEA DI ALLEVIARE I GUAI DELLA SOLITUDINE CON LA POESIA.

OLTRE I MURI DEL CARCERE

Eventi: “Poetry Slam”, oltre i muri del carcere

l Poetry Slam si svolgerà nel Teatro del carcere di Opera il 16 aprile dalle 9 alle 12 e 30. Per partecipare come pubblico occorre inviare una mail a laboratorio@operacreativa.it entro domenica 10 aprile indicando N°, Comune del rilascio, scadenza e dati anagrafici della propria Carta d’Identità. Presentarsi il giorno dell’evento all’ingresso (via Camporgnago n. 40 20090 MILANO) alle 8.30 con la Carta d’Identità e senza portare materiale elettronico di qualsiasi tipo (cellulari, USB,auricolari,..). leggi il comunicato stampa su www.calcioallapoesia.it http://calcioallapoesia.it/wp-content/uploads/2016/04/comunicato-slam-carcere.pdf

EGIDIO GUARINO E LA SUA MOSTRA DA VISITARE

EGIDIO GUARINO E LA SUA MOSTRA  DA VISITARE

DOLORE DI MAMMA

DOLORE DI MAMMA
PENSANDO... PENSANDO

LA SPERANZA DI USCIRE

LA SPERANZA DI USCIRE
E POI?... E DOPO?

MAMME CON FIGLI DEVIATI

TU DONNA

Donna hai partorito un sogno

Sito nella placenta

Assieme alla speranza

D’un gentilissimo fiore.

.

Sbocciò… visse crescendo

Tra fiori, spine e… cocaina

Il vento del male…

Mandò in tilt l’angelo

Che credevi tuo.

.

Ora è là… tra le fredde mura,

Corpo pronto a volare…

Con le ali tarpate

Dal tempo condannate

E che ti fanno piangere

Per il figlio che c’è.

.

Ma non c’è per te… no!

Non c’è né per te, né per me…

Altra triste mamma come te. 1

.

Calogero Di Giuseppe 12 marzo 2016.

Ispirato dalle Poesie dei carcerati di Opera.

NEL CUORE E NEL'ANIMA

NEL CUORE E NEL'ANIMA
UN DOLORE ATROCE...

L'ULTIMO MIO LIBRO

L'ULTIMO MIO LIBRO
123 pensieri con amore ai miei lettori

ARTECULTURA

per saperne di più clicca su arpa eolica

http://arpaeolica.blogspot.it/2015/12/pensieri-al-vento.html

Calogero Di Giuseppe,

Sensibile poeta, attento ed impegnato divulgatore della poesia e del suo ruolo nella società e comunicazione contemporanea, Calogero Di Giuseppe coltiva al tempo stesso anche la passione per gli aforismi, come questi suoi pensieri al vento a cui conferisce l’aura del flusso poetico, del limpido versificare.

Nascono così brevi e incisive riflessioni dedicate al costume ed al mal costume italiano con i suoi vezzi e vizi, ma anche riconsiderazione sulla storia passata, sulle infinite contraddizioni dell’uomo. Contraddizioni a cui solo la poesia, forse, è in grado di infondere la giusta sintesi, non per operare ad una risolutiva ed impossibile quadratura del cerchio, ma per meno ipocritamente e più serenamente conviverci. ARTECULTURA marzo2016 www.artecultura.org info@artecultura.org Ringrazio il Presidente Giuseppe Martucci per aver messo sul pio petto una “medaglia così preziosa”.Calogero

PAROLE INCISIVE

MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO

INVITO

Giovedì 3 marzo 2016 ore 17,00

“PAROLE INCISIVE”

Incontro tra incisione Poesia e colore. Presentazione di libri, letture, poesia e colore.

ELENA FEDERICI BALLINI- MARIA LUCA-

STEFANIA SCARNATI.

LIBRERIA ESOTERICA- SANT’EUSTORGIO

Piazza Missuri, angolo via Unione –MM1 Milano.

LA POESIA PIANGE

LA POESIA PIANGE
Perché non è morto Calogero.

NON E' MORTO CALOGERO

LETTERA DALL’ALDI QUA

Carissimi terreni

L’ultima volta che morii ho voluto constatare quante amiche e quanti amici della Poesia seguissero il mio funerale. Così, per curiosità… Ho voluto che la cerimonia fosse modesta… adatta per la povera gente come me! Quindi la cerimonia si è svolta a Roma, nella Città Eterna proprio nella chiesetta più piccola del mondo: nell’altare di San Pietro… Officiata da Papa Francesco: l’umiltà in persona. Una carrozza antichissima, tutta placata in oro, tirata da otto asini addobbati a festa, era pronta per attraversare via Nazionale per poi prendere l’Autostrada dei Poeti ove c’è il CIMITERO DEGLI ILLUSI POETI. Il cimitero era proibito ai Poeti Papi, Cardinali, Vescovi, e prelati di tutti i tipi in possesso di abitazioni superiori ai 100 metri quadri. I Cardinali che ne avevano 700 metri quadri potevano guardare il cimitero soltanto in elicottero… e dare 150mila euro in beneficenza finta al BAMBIN GESU’. Appena fuori dalla mia cassa funebre, sorretta Da Omero, Virgilio, Catullo e Leopardi.All’unìsono gli asini si misero a ragliare intonando la marcia trionfale dell’Aida, di Di Giuseppe al Verde. Dalla mia video camera, istallata dentro la mia bara, per vedere fuori, vidi una miriade di poeti noti e sconosciuti seguire il corteo raccontandosi barzellette e ridendo a crepapelle su di me rendendo gioioso l’avvenimento. Ormai ai miei funerali ci sono abituato, però voglio essere sincero: nella tomba, anche se dentro la cassa di zinco sigillata, fa troppo freddo… ed è per questo che vado e vengo dall’aldi qua. Calogero Di Giuseppe Pioltello, 23 12 2015

…..*…..


I GRANDI AUTORI

I GRANDI AUTORI
Il senso della poesia

IL MISTERO DI NATALE

IL MISTERO DI NATALE

L. HAUSMAN

La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
“Là voglio andare”
disse la Luce.

La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
“Là voglio andare”
disse la Pace.

L’Amore guardò in basso
e vide l’Odio:
“Là voglio andare”
disse l’Amore.

Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l’Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale.

Scrittore inglese (Bromsgrove 1865 - Glastonbury 1959), fratello di Alfred Edward. L'insieme della sua opera letteraria (circa 80 volumi tra romanzi, poesie, saggi e drammi) conserva una fisionomia ottocentesca, e i limiti della sua ricchissima produzione non sono sempre riscattati dalla forza dell'ispirazione. È noto soprattutto come drammaturgo. Tra le sue commedie migliori: St. Francis poverello (1918); Little plays of St. Francis (tre serie, 1912-1935); Followers of St. Francis (1925); The comments of Juniper (1926); Ye fearful saints! (1932); Four plays of St... Leggi



LA GRANDE LUCE: GESU'

LA GRANDE LUCE: GESU'
Senza di essa le tenebre.

DIEGO VALERI

DIEGO VALERI
Poeta Scrittore Francesista- Clicca sulla foto

LA PREGHIERA DELLA SERA

L’AVE

La campana ha suonato
e l'Angelo è venuto.
Lieve lieve ha sfiorato

con l'ala di velluto
il povero paese;
v'ha sparso un tenue lume
di perla e di turchese
e un palpito di piume;
ha posato i dolci occhi
sulle più oscure soglie...
Poi, con gli ultimi tocchi
cullàti come foglie
dal vento della sera,
se n'è volato via:
a portar la preghiera
degli umili a Maria.

DARIO F. PERICOLOSI

PER UN LIBRO IL TEMPO È SEMPRE SPESO BENE.

Presentato al Cenacolo S. Eustorgio giovedì 19 novembre 2015

Presentare un libro per me è un evento importantissimo: paragonabile soltanto alla nascita di un bambino. Un libro ha sempre un valore grande… perché nasce da un’altra creatura come un atto d’amore fra due esseri umani. Come da una pianta da un seme e dalla terra. Qualunque sia l’argomento del testo… e chiunque l’abbia scritto è sempre una misteriosa opera, anche se qualche volta non ha nulla a che fare con la letteratura o con la poesia. Anzi la spontaneità rende più luminosa la luce che esso emana. Il tempo è veramente speso bene, come dice il titolo del libro. Analizzare e dare un parere sul significato delle poesie del libro non me la sento: essendo l’autore un amico.

Di Giuseppe Calogero

E' MORTO NANDO GAZZOLO

E' MORTO NANDO GAZZOLO
GRANDISSIMO del Teatro e della TV

E' MORTO NANDO GAZZOLO

TEATRO
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - E' morto Nando Gazzolo, grande protagonista dello spettacolo italiano. Aveva 87 anni. Attore di teatro, da Antonio e Cleopatra ad Amleto a Goldoni, doppiatore di Marlon Brando, Laurence Olivier e Frank Sinatra, è stato tra i volti più amati di Carosello e di celebri sceneggiati come Capitan Fracassa o la serie Sherlock Holmes. Tra le sue ultime interpretazioni in tv, la fiction Valeria medico legale. I funerali giovedì a Roma nella chiesa degli Artisti.

QUANDO NASCE UN LIBRO

QUANDO NASCE UN LIBRO
Ogni libro è nato da una creatura umana e come tale bisogna capirlo, coccolarlo e meditarlo Calogero

Notifica

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n. 62 del 2001.
.....*.....
DUE NOVEMBRE

E' opportuno ricordare chi ci ha preceduto nella scena finale della nostra vita: ritorniamo tra le ombre dei cipressi dove l'unico sole è quello della preghiera dei viventi. Calogero

IL SOGNO D'UNA MADRE

Calogero Di Giuseppe

Mi riconosci mamma? Sono tuo figlio,

son tornato dai monti per te,

fiocca la neve nella mia gelata fossa

ed ho divelto la croce di legno

cercando il tuo calore.

Non ho sentito il crepitar dei mitra…

nel glaciale silenzio della morte

ho gridato il tuo nome

ho destato i miei compagni

dal sonno del soldato…

Assieme abbiam gridato mamma…mamma…

Oh figlio sei tornato?!…sei tornato?!…

Ho voluto portarti dei fiori

è la tua festa mamma.

Ti riconosco figlio…t'ho aspettato,

è il fiore della tua vita che voglio…

la casa che hai difeso trema ancora:

si spara nelle piazze, si vive di paura… (1

Torna tra i monti figlio, nella fossa

fioccherà sulle tue povere ossa

la gloria dell'eroe.

Ho voluto vederti mamma…mamma…

la ferita sanguina ancora, ancora.

non l'ha guarita il gelo

né lo farà il lento passar degli anni.

Torna tra i monti figlio

ché non sei morto invano.

.

1)Si viveva di paura perché era il periodo

delle brigate rosse e nere. 23 Marzo 1975


.
OMBRE
di MARCO BOIETTI
.
Erano nomi quei corpi
quelle voci che ho conosciuto
forse è stato solo un gioco,
ora sono velluto microscopico
e vengono a darmi un bacio
quando la primavera si annuncia,
svegliati dal sonno, fratello,
ma la morte mi trattiene
lasciami vedere
ancora un poco il tuo viso sereno.
Ripassa
con i tuoi giocattoli.
Domani.

DUE NOVEMBRE

PIANTO ANTICO

GIOSUE’ CARDUCCI

L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fior

Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.

Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,

Sei né la terra fredda,
Sei né la terra negra;
Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor.

……………………………………………….

IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI

UGO FOSCOLO

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta.
















…………………………

DUE NOVEMBRE

Di P. BACCI

Al giardiniere ho chiesto

Perché l’ultime rose

Cogliesse giù nell’orto;

Ed ei col viso smorto,

guardandomi rispose:

-Pel mio bambino morto.

E mentre al taglio uguale

Cadea la fiorita

Egli di tanto in tanto,

la cocca del grembiale

prendea con le dita,

e s’asciugava il pianto.


L'ULULO VERSO IL CIELO

L'ULULO VERSO IL CIELO
Anche il lupo prega Dio per migliorare l'Italia: stufo di questi scellerati politicanti.

I GRANDI UOMINI

I GRANDI UOMINI
CONVEGNI LA PIRA A FIRENZE

LAURA BOLDRINI

LAURA BOLDRINI
Legge per internet

LA LEGGE PER INTERNET

LA LEGGE PER INTERNET
STEFANO RODOTA'

LA CARTA DEI DIRITTI

Finalmente un’ottima notizia per chi “viaggia” in internet: una costituzione per la Rete. I diritti della persona innanzitutto: debbono prevalere sui profitti: leciti e illeciti. La carta dei diritti è stata presentata dalla presidentessa della Camera e dal giurista Stefano Rodotà. Per leggere l’intero testo della legge
clicca qui di seguito.

https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=rodot%C3%A0+internet+costituzione




CINEMA: CANNES 2015

Cannes 2015, i vincitori: Palma d’oro al francese Dheepan
di Audiard. Nessun premio all’Italia
A UNO MATTINA RAI TV
All'attenzione di FRANCO DI MARE...
Carissimo Franco... sono un "collega" in pensione...
Pur chiamandomi Calogero (svedese) voglio essere Franco con Te. Mollica ed altri si lamentano che la Giuria non ha premiato gli italiani: sbagliano. Quando una GIURIA non piace bisogna dirlo prima non quando si è già bocciati e ritirarsi in tempo.
Fare del "patriottismo sciocco " con le Arti non è democratico
ma egoismo inutile. Anche i bocciati debbono capire questo.
BISOGNA SAPER PERDERE
Calogero Di Giuseppe


I POETI SONO ETERNI

I POETI SONO ETERNI

LE SCORIE UMANE


SPERANZA PER MORIRE

Barcollano sulla sabbia ardente
Verso la Speranza… scheletri futuri
Un rotolo di soldi accumulato
Tra macerie umane e sociali,
Per darlo ai Caronte,
Ora su zattere inumane
Come sarde al sole… seccano
Cullandosi tra la luce azzurra
Col riflesso della incerta Morte.
Sotto aspettano famelici piragna
Come quelli in superficie
Per annullare ogni parvenza umana.
E Pino canta la rabbia d’ogni uomo
Che tale più non è!
Calogero Di Giuseppe 31 Marzo 2013
.....*.....

L'UOMO con la sua cattiveria è riuscito ad avvelenare ogni cosa: in Cielo in Terra in Mare e in ogni luogo. L'homo sapiens non si è evoluto ma disintegrato nella sua presunzione!
La Poesia salva la Vita ma anche l'Anima

BUONA PASQUA

BUONA PASQUA
Credere in Dio è vivere armoniosamente anche quando ci sono delle avversità.

RESURREZIONE

RESURREZIONE
.
Nel tardo autunno
lasciò l’albero
una foglia.
Si credeva morta.

.
Una formica
caduta nello stagno
vi si appigliò;
insieme

raggiunsero la riva
.
Calogero Di Giuseppe 6 Luglio 1973.

La resurrezione è la speranza e l'amore reciproco per il prossimo. L'egoismo è la certezza della morte.


LA COLOMBA PORTA PACE

LA COLOMBA PORTA PACE
Nel Nome di Dio

LA SETTIMANA SANTA

Santo il Lunedì che mi sorrise
Santo il Martedì che mi svegliò
Santo l’indomani che mi disse:
Dormi e tranquillo… stai!
Santo il Giovedì ché non dormii
Perché troppo al Venerdì pensai…
Fu quando misero Gesù in croce…

Dì che dal pianto non ho più voce.

Sabato soffrii per il gran tormento!
Domenica, SORGE il Redentore,
Vola la Colomba della Pace:
Ogni cosa al mondo canta e dice
Oggi è Pasqua… nostra redentrice!

Calogero Di Giuseppe 30 Marzo 2015
..........*..........
Pasqua 2015
Maturata è già Lieta Novella
che, gagliarda, ora germoglia
dal sepolcro.
Egli è Vivente
e l’eco dei secoli è testimone
su tutta la terra
artigliata dal viscido nemico.
Più implacabile dell’infamia
che l’ha trafitto
l’Amore suo travolge
ogni lurido misfatto dei reprobi,
e varcando la soglia della morte,
slarga i sentieri agli animi in attesa
che, trionfante, riconduce al Padre.
Nel gaio fiorire di speranza,
l’oscurità si scioglie;
è l’alba del nuovo regno,
dove intramontabile luce,
splende di certezza divina,
alla moltitudine redenta:
E’ PASQUA ! ALLELUJA !

Don Salvatore Callari

DOMENICA DELLE PALME

Accetta il mio dono in nome di Dio!PACE, MADRE DELL'AMORE PER OGNI CREATURAGiotto, Scrovegni.DOMENICA DELLE PALMEMATTEO 21,1-11 Note bibliche. Contesto Secondo i tre Vangeli sinottici questa è la prima volta che Gesù entra in Gerusalemme da quando ha iniziato a farsi conoscere pubblicamente, ricevendo il battesimo da Giovanni il Battista. A differenza dei sinottici, l’evangelista Giovanni riporta invece ben tre viaggi di Gesù a Gerusalemme (vedi Giovanni 2,13; 1,10; 12,12), l’ultimo dei quali rappresenta il parallelo dell’episodio che esaminiamo qui nella versione di Matteo. I racconti dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme dei tre Vangeli sinottici (vedi Marco 11,1-11; Luca 19,28-40) differiscono tra loro per piccole varianti; lo stesso episodio è narrato anche in Giovanni (12,12-19), con la differenza che qui l’asino viene «trovato» da Gesù per la via. È dal racconto di Giovanni che deriva anche il nome «domenica delle Palme» (Giovanni 12,13) per indicare il giorno in cui i cristiani ricordano l’evento dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme.

LETTERE IN REDAZIONE

LE MASSIME AUTORITA’

Deputati a difendere lA Costituzione,
ancor di più i lavoratori,
eletti dal popolo sovrano,
son ben oltre novecento
tra ministri e senatori.
Con giudizio, soprattutto buon esempio,
il Paese dovrebbero governare.
Prima pensano a se stessi, poi al partito,
Infine a loro solamente per litigare.
Definiti onorevoli, “non si sa da chi”
Colmi di privilegi e agevolazioni,
siedono comodi in paramento.
Alcuni per finti ideali,
cambian bandiera ogni momento.
Vecchi, ancor peggio, numerosi,
non mollano mai, tirano avanti.
Qualcuno si chiede: saranno veramente
Capaci e onesti tutti quanti?
Il Monello (Adriano F.)
Milano 2015, Marzo 2015

.....*.....
Nonostante le chiacchiere e le bugie, le truffe e tanto altro letame politico... qualche pensionato "senza pensione adeguata" riesce a fare della buona satira. Ormai l'Italia non conta più nulla e non ha alcun prestigio nel mondo: Persino l'India ci prende in giro: fa il tira e molla con i nostri marinai. Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Calogero


L'ITALIA SENZA ONORE

L'ITALIA SENZA ONORE
Persino l'India fa "l'indiana"

FRATELLI D'ITALIA

FRATELLI D'ITALIA
Michele Novaro compositore dell'INNO

INCONTRI LETTERARI

MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO e Belle Arti. Carissime amiche Poetesse e carissimi amici Poeti… e amici della Poesia… Ho notato che dopo tantissimi anni di frequenza degli stessi incontri culturali non ci si “conosce veramente”.
Si ricorda soltanto il viso e qualche ricordo degli anni passati. Naturalmente ci sono delle eccezioni! Credo che sapere le cose più significative di chi si frequenta è necessario: ad esempio un semplice curriculum. O almeno i dati artistici e anagrafici. Mi piace conoscere ed essere conosciuto da chi frequento, per amore del Prossimo non per vanità. Per questo vi chiedo (cortesemente) una sintesi del vostro itinerario artistico (Curricula o Curriculum) senza entrare nell’alveo personale. Pioltello 27 11 2014 Il Presidente. Inoltre vi ricordo che ho aperto una pagina nel blog
http://www.ilmisterodellapoesia.blogspot.com/
STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA dal 1200 in poi: cioè da Federico II e la “SCUOLA SICILIANA”. Chiunque può collaborare come crede opportuno. Non basta una semplice lettura dei propri testi ci vuole "virtù ma anche conoscenza. Vi
aspetto venerdì 12 Dicembre 2014 via Clerici 10, ore 17,00.
Presso il Circolo Filologico Milanese. Pioltello 5 12 2014
Il presidente Calogero Di Giuseppe

.........................
Il MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO
Vi invita a usufruire delle iniziative e delle possibilità culturali che offre il prestigioso Circolo Filologico milanese.
Calogero Di Giuseppe, Socio.

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Il MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO E BELLE ARTI vi invita a frequentare il CENACOLO S. EUSTORGIO. (Fondato e diretto da Carlo Riva) ogni Giovedì alle ore 17,30 puntuali, Presso la LIBRERIA ESOTERICA, Galleria Unione n.1 Piazza MISSORI, Milano.

VERSO LA DITTATURA

Chi pensa che i poeti non debbano disturbare i politici corrotti non ha capito Dante, né ha letto o capito bene la DIVINA COMMEDIA. Innumerevoli sono altri esempi: da Trilussa a Neruda e Mameli ecc. Anzi proprio i poeti devono aiutare chi soffre per ragioni economiche. Questi buffoni di politicanti( di qualsiasi Partito) ci hanno rubato i soldi legalmente e ci hanno messo in condizioni di non poter più votare.
Dove son gli Intellettuali di "destra, di centro e di sinistra?".
Italiani popolo di Santi, di Poeti e di VIGLIACCHI?!...
Calogero Di Giuseppe

SAN GIOVANNI BOSCO

http://it.donbosco-torino.org/ www.cgfmanet.org
http://www.tuttokalosghero.blogspot.it/

BUONEN VACANZE!....

IL MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO COMUNICA :
Dal 10 Giugno 2014 è sospesa ogni attività. Gli incontri
inizieranno a fine Settembre. La segreteria comunicherà la data del primo incontro via mail, con blogs e siti amici, per telefono e con i comunicati stampa. Saranno programmati 2 incontri al mese. I primi avverranno in Via Clerici – Milano. Le varie iniziative svolte dal Movimento Letterario Lombardo
hanno avuto successo per la loro originalità e per la rtecipazione attiva degli Amici della Poesia. I prestigiosi nomi che ne fanno parte ci onorano e ci incoraggiano a proseguire il “difficilissimo” cammino. Abbiamo avuto l’esperienza dei vari video e delle TV private… ora puntiamo verso quello che
ci meritiamo: con i programmi R.A.I e la stampa cartacea. Invito i “veri amici” della poesia ad essere più attivi: degni di tale ruolo, con la volontà della “possibile partecipazione!” Il Movimento vi dà la possibilità di esprimere al meglio quanto siete capaci di fare artisticamente… anche con le Belle Arti.
Grazie… Grazie… e arrivederci. 10 Giugno 2014:

BUONE VACANZE Il presidente, Calogero Di Giuseppe.

C'ERA UNA VOLTA IL BUIO

C'ERA UNA VOLTA IL BUIO
Poi luce ardente e troppo lusso

INCONTRI LETTERARI

https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7043832168846922383#editor/target=page;pageID=2102245922807308565;onPublishedMenu=pages;onClosedMenu=pages;postNum=0;src=pagename

GESU' IN PREGHIERA

GESU' IN PREGHIERA
L'EVENTO S'AVVICINA: Morte e Rasurrezione

OMAGGIO AI POETI

OMAGGIO AI POETI

FOTO AL FAMEDIO

FOTO AL FAMEDIO
Omaggio ai grandi Poeti

PROSSIMI INCONTRI

MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO
E Belle Arti.
INCONTRI CULTURALI E LETURE DI POESIA (o altro) IN LINGUA ITALIANA. Chi lo desidera può leggere le proprie opere in qualsiasi DIALETTO DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE Il Movimento Letterario Lombardo vuol facilitare e far conoscere a chiunque le proprie opere, in modo semplice e dignitoso: senza lunghe attese e discriminazioni. L’uguaglianza e il rispetto reciproco sono per noi ancore dove resteremo sempre legati. Prossimi incontri: 21 MARZO 2014,ospite ARPA EOLICA--- 4 APRILE 2014—18 APRILE 2014. Dalle ore 17,00 in Via Clerici 10, ospiti del Circolo Filologico Milanese: tra Piazza Cordusio e La Scala in Milano. Incontri: Clicca su
http://arpaeolica.blogspot.it/2013/02/mostre.html

63 ANNI DI POESIE

Calogero (1960-2013)
Consultate la pagina
UNA POESIA AL GIORNO
qui sopra.

LA SIMPATICA GIOVINETTA

LA SIMPATICA GIOVINETTA

PREMIO NOBEL 2013

LA SIMPATICA “GIOVINETTA” ALICE MUNRO HA VINTO IL NOBEL PER LA LETTERATURA 2013 E’ la maestra del racconto contemporaneo La Munro è nata in Canada a Wingham, il 10 luglio del 1931. Insignita per tre volte del premio Govern General’s Award, il più importante premio letterario canadese. La maggior parte dei suoi racconti sono ambientati nel Southwestern Ontario. È considerata tra le più importanti scrittrici viventi e si è fatta soprattutto conoscere per i racconti che attraverso la vita quotidiana analizzano i rapporti e le relazioni personali. Bravissima… complimenti. “LA DISCUSSIONE” Le augura tanta felicità e tanta forza per scrivere ancora. Piccole note:La madre di Alice Munro faceva la maestra, mentre il padre era un contadino. Finite le superiori, Munro ha frequentato l’Università del Western Ontario studiando soprattutto lingua inglese e giornalismo. Dopo avere lasciato l’università nel 1951, si è trasferita con il marito nella British Columbia, dove ha aperto una piccola libreria.

CATULLO

CATULLO

DANTE ALIGHIERI

DANTE ALIGHIERI
L'INFERNO

SII POETA E TI SALVERAI

IL VERO POETA
Lunghissimo è il cannino verso "l'ultimo orizzonte"... pieno di insidie di ogni tipo. Il vero poeta, come un Dio, cammina con orgoglio sopra la melma della gelosia, e dell'invidia, supera l'attrazione del volgare interesse economico e personale. Leggero come piuma va... pone sogni nel cassetto... ma
spesso realizza anche nel cuore degli altri esseri, amore e pace, letizia e stupore... alimentando Speranza. La Poesia salva la Vita... ma anche l'Anima a chi ce l'ha.

Calogero Di Giuseppe

INCONTRI

UOMINI E POETI
DEMETRIO NAIMO
Ho conosciuto Demetrio Naimo nel mio “itinerario poetico” nella città di Milano. Ove i “Poeti” come tutte le creature umane mostrano pregi e difetti. In casi eccelsi capita di incontrare persone come Demetrio di una bontà eccezionale, Mite e paziente come agnello. L’ultima volta che l’ho visto stava mangiando un panino vicino al Palazzo di Giustizia di Milano… tornava dal vicino Policlinico per una visita medica.
Appena mi ha vide mi salutò volentieri. Con una “strana luce negli occhi”, mi gradò… forse mi voleva confidare qualche cosa ma disgraziatamente per me non lo fece: seppi qualche mese dopo che non c’era più: da tempo non mi rispondeva
nessuno dal suo telefono… nel suo libro PAROLE LIBERATE mi scrisse la seguente dedica: Per il mio amico Calogero Di
Giuseppe con affetto. Essergli stato amico mi riempie d’orgoglio. Ciao Demetrio un giorno o l’altro ti verrò a trovare... Calogero …..*…. Demetrio Naimo è nato a Cataforio di Reggio Calabria. Il primo settembre 1936. Si è sposato il 9 febbraio 1958 con Brigida Pitasi e hanno avuto 3 figlie: Marianna, Mimma e Mariella. Dal 1971 è stato residente a Milano in via Monte Palombino n. 11. E’ stato componente del “Coro del
Duomo di Milano e in quello della “Sacra Famiglia” di Rogoreto. Ferroviere Capotreno. Così ha scritto nella sua autobiografia: “Io sono molto credente e ringrazio il
Signore per l’aiuto che mi dà, per la mia salute, per la mia famiglia, per la voce e per l’ispirazione a svolgere le poesie.”
Leggi su DISCUSSIONE”:
www.tuttokalosghero.blogspot.com/
http://www.ilmisterodellapoesia.blogspot.com/

UN GRANDE LETTERATO

UN GRANDE LETTERATO
GABRIEL GARCIA MARQUEZ

E' MORTO Gabriel Garcia Marquez

ADDIO AL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA!
Gabriel Garcia Marquez e' morto. Lo riferisce la stampa messicana e spagnola. Marquez era stato ricoverato in ospedale il 3 aprile scorso a Citta' del Messico. L'autore di "Cent'anni di solitudine", romanzo chiave del realismo magico ibero-americano, aveva 87 anni. Nato ad Aracataca, Magdalena, nel 1928, ha mescolato nella sua opera la dimensione reale e quella fantastica, dando impulso allo stile della narrativa latino-americana definito "realismo magico", di cui Cien anos de soledad (1967) rappresenta un manifesto. Nel 1982 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. Pubblico' 'La hojarasca' nel 1955, analisi di un suicidio attraverso il monologo di tre
testimoni che portano alla luce vicende e passioni di tutto un paese nel corso di un secolo. Seguirono 'Nessuno scrive al colonnello' (1961), 'I funerali della Mama' Grande' (1962) e 'La mala ora' (1962), romanzo con intenzioni politiche.

BUONA PASQUA

BUONA PASQUA
Soprattutto agli onesti

A Giacomo LEOPARDI

AL D I LÀ DELLA SIEPE
Calogero Di Giuseppe

Al di là della siepe la morte/
Oh Giacomo mio…/
Dell’ultima speranza io ti parlo/
Trattengo il respiro…/
E solo come Te sempre m’affanno/
Chiedendo al pastore/
E alla silenziosa luna bianca/
Il perché delle cose. /

Chi sono io?…/
e Tu chi eri?…/
Chi sei che ancor vaghi intorno a noi/
Microbi mortali?…/
Questa penna dirti non sa/
Del mio pensiero/
E del fenomeno mortale/
Della mafia/
Che sotterra/
La sicula onestà./

PER CAPIRCI MEGLIO
Al di là della nostra vita c'è la morte che annulla ogni fatica e ogni speranza. Io non so chi sono e neanche chi sei tu e tutti gli altri pensatori che a nulla è valso operare nel bene e nel male per sopravvivere al disastroso esistere della vita. Non mi spiego perché mi tormenti con le tue poesie. Come non mi spiego perché ogni siciliano deve essere additato come mafioso anche quando non lo è.
Calogero Di Giuseppe Per saperne di più clicca su
http://www.tuttokalosghero.blogspot.it/p/mafia.html

GIUSEPPE VERDI

200 ANNI FA NACQUE GIUSEPPE VERDI: Leggi su "LA DISCUSSIONE" (Poetica Onestà) href="tuttokalosghero.blogspot.it">

LA MUSA CALLIOPE

LA MUSA CALLIOPE

CALLIOPE

La musa Calliope rappresenta la Poesia epica e lirica. E' una delle nove muse di tutte le arti.
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Care amiche e cari amici della Poesia…
L’incontro al Circolo Filologico Milanese chiuso con una buona cena in armonia, mi ha fatto capire che siamo sulla buona strada per affrontare il difficile compito del MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO. Sono contento perché siamo stati insieme e abbiamo recitato, ragionato e “discusso” come può succedere in famiglia. Ecco perché insisto che i poeti per la loro etica sobrietà si debbano riconoscere da lontano come se indossassero una divisa. 21 12 2013

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